Nuova Riveduta:

Deuteronomio 28:47

Per non avere servito il SIGNORE, il tuo Dio, con gioia e di buon cuore in mezzo all'abbondanza di ogni cosa,

C.E.I.:

Deuteronomio 28:47

Poiché non avrai servito il Signore tuo Dio con gioia e di buon cuore in mezzo all'abbondanza di ogni cosa,

Nuova Diodati:

Deuteronomio 28:47

Poiché non hai servito l'Eterno, il tuo DIO, con gioia e allegrezza di cuore per l'abbondanza di ogni cosa,

Riveduta 2020:

Deuteronomio 28:47

E perché non avrai servito l'Eterno, il tuo Dio, con gioia e di buon cuore in mezzo all'abbondanza di ogni cosa,

La Parola è Vita:

Deuteronomio 28:47

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Deuteronomio 28:47

E perché non avrai servito all'Eterno, al tuo Dio, con gioia e di buon cuore in mezzo all'abbondanza d'ogni cosa,

Ricciotti:

Deuteronomio 28:47

Poichè non servisti al Signore Dio tuo nell'allegrezza e letizia del cuore per l'abbondanza d'ogni cosa,

Tintori:

Deuteronomio 28:47

Siccome non hai servito al Signore Dio tuo nella gioia, e nella letizia del cuore, in mezzo all'abbondanza d'ogni cosa;

Martini:

Deuteronomio 28:47

Perché tu non hai servito al Signore Dio tuo, essendo nel gaudio, e nella letizia del tuo cuore per l'abbondanza di tutti i beni:

Diodati:

Deuteronomio 28:47

Perciocchè tu non avrai servito al Signore Iddio tuo allegramente, e di buon cuore, per l'abbondanza di ogni cosa.

Commentario abbreviato:

Deuteronomio 28:47

45 Versetti 45-68

Se Dio infligge la vendetta, quali miserie può portare agli uomini la sua maledizione, anche in questo mondo presente! Ma questi non sono che l'inizio dei dolori per coloro che sono sotto la maledizione di Dio. Quale sarà allora la miseria di quel mondo in cui il loro verme non muore e il loro fuoco non si estingue? Osservate ciò che viene detto dell'ira di Dio, che deve venire e rimanere sugli Israeliti per i loro peccati. È sorprendente pensare che un popolo così a lungo beniamino del cielo sia stato così scacciato; e che un popolo così disperso in tutte le nazioni sia stato tenuto distinto e non mescolato ad altri. Se non volessero servire Dio con allegria, sarebbero costretti a servire i loro nemici. Possiamo giustamente aspettarci da Dio che, se non temiamo il suo nome temibile, subiremo le sue piaghe temibili; perché in un modo o nell'altro Dio sarà temuto. Viene descritta la distruzione minacciata. Sono stati infatti strappati dal paese, Dt 28:63. Non solo durante la cattività babilonese e quando Gerusalemme fu distrutta dai Romani, ma anche dopo, quando fu proibito loro di mettere piede a Gerusalemme. Non dovevano riposare; non dovevano riposare il corpo, Dt 28:65, ma essere continuamente in movimento, sia per la speranza di guadagno, sia per il timore di persecuzioni. Non c'è riposo per la mente, il che è molto peggio. Sono stati banditi da una città all'altra, da un paese all'altro; richiamati e banditi di nuovo. Questi eventi, se confrontati con il favore mostrato a Israele nei tempi antichi e con le profezie che li riguardano, non solo dovrebbero suscitare stupore, ma dovrebbero essere per noi una testimonianza, assicurandoci della verità delle Scritture. E quando si realizzeranno le altre profezie sulla loro conversione a Cristo, l'insieme sarà un segno e una meraviglia per tutte le nazioni della terra, e il precursore di una diffusione generale del vero cristianesimo. L'avverarsi di queste profezie sulla nazione ebraica, pronunciate più di tremila anni fa, dimostra che Mosè ha parlato per mezzo dello Spirito di Dio, il quale non solo prevede la rovina dei peccatori, ma li avverte affinché la prevengano con un vero e tempestivo pentimento, altrimenti rimarranno senza scuse. Ringraziamo il fatto che Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, facendosi maledizione per noi e portando nella sua persona tutta la punizione che i nostri peccati meritano e che altrimenti avremmo dovuto sopportare per sempre. A questo Rifugio e a questa salvezza fuggano i peccatori; i credenti si rallegrino e servano il loro Dio riconciliato con gioia di cuore, per l'abbondanza delle sue benedizioni spirituali.

Riferimenti incrociati:

Deuteronomio 28:47

De 12:7-12; 16:11; 32:13-15; Ne 9:35; 1Ti 6:17-19

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